Beato chi ama

Vi dico: Beati!

Domenica 19 giugno - II dopo Pentecoste


Beato chi ama, perché sa che chi ama non è mai assente.

Beato chi ama, perché apprende che l'infinito è più piccolo del nostro bisogno di felicità.

Beato chi ama, perché sa che l'amicizia è un'anima sola che vive in due corpi.

Beato chi ama, perché ha capito che il Vangelo non è la storia di un Dio-uomo, ma di un uomo-Dio.

Beato chi ama, perché riconosce che Dio è il silenzio e che l'uomo è il grido che dà senso a questo travolgente silenzio.

Beato chi ama, perché è sempre in attesa di trovare frammenti di stelle nel sorriso di chi gli è vicino.

Beato chi ama, perché è gentile con tutti, socievole con molti, sinceramente intimo con pochi, amico fraterno di uno e nemico di nessuno.

Beato chi ama, perché sa che la fede ci fa credenti, la speranza credibili, ma solo la carità creduti.

Beato chi ama, perché ha capito che amarsi non è guardarsi l'un l'altro, ma camminare insieme nella stessa direzione.

Beato chi ama, perché di tanto in tanto ritorna volentieri a rovistare nella disordinata soffitta del suo passato, vera, tenera, fedele... e quando ritorna in cucina sa mettere insieme passato, presente e futuro con il sale della sapienza, l'olio della virtù, l'aceto della sofferenza.

Beati coloro che non si sentono beati.
Perché la loro umiltà permette l'unica beatificazione che viene da dentro e che conosceranno solo loro. 
 

Esci Home